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AC Azzurri – SuS IF

AC Azzurri 1 - 0 SuS IF
20 Apr 2018 - 18:00Stadshagens IP 1

La Svezia esce dal tunnel dell’inverno e gli Azzurri scelgono la giornata migliore per uscire dal loro tunnel sportivo, con una vittoria che convince per il gioco e la determinazione da squadra vera.

La retrocessione dello scorso anno brucia ancora sulla pelle, sui cuori e sulle maglie dei tifosi, dei giocatori e dello styrelse tutto, protagonisti della scorsa infausta stagione, ma con la bella vittoria di oggi gli Azzurri, come una fenice, rinascono e si scrollano di dosso il passato.

Ma andiamo con ordine; e’ venerdi pomeriggio, il clima e’ perfetto, la migliore giornata degli ultimi 8 mese con una temperatura addirittura estiva per queste latitudini e un sole che scalda e manda in calore i popoli del nord, e non solo.

La Stadshagens Arena, la bombonera azzurra, ribolle di suoni e colori e il profumo dell’erba appena tagliata si mescola all’odore dei barbeque che vengono accesi in tutta la citta’.

Gli Azzurri si presentano puntuali in spogliatoio e hanno negli occhi la voglia di vincere ma anche la spensieratezza di chi non ha nulla da perdere, fondamentale per mantenere il sangue freddo nelle occasioni che contano.

Mister Pirro, motivato come al solito, carica la squadra con riferimenti alla mitologia norrena e alle gloriose battaglie del passato e alle vittorie su tutti i campi di calcio di Stoccolma. In spogliatoio, oltre a lui, ben 4 i giocatori azzurri presenti nel lontano 2008 in occasione della premiär, Sacco, in veste di accompagnatore, Dossena e Iacobellis, e D’abramo, il portiere quasi quarantenne che punta al record di Zoff. Occhi che luccicano sui volti degli esperti calciatori, beniemini del pubblico da generazioni.

L’avversario e’ un rivale di vecchia data, il SUS, squadra svedese classica che gioca di rimessa ma che lotta fino alla fine, con il fair play che ci si aspetterebbe da tutte le squadre che militano ai massimi livelli.

Dopo un breve riscaldamento, la foto di rito e il solito dialogo con la tifoseria, presente come al solito numerosissima, inizia il campionato 2018 dell’A.C. Azzurri, il campionato della rivincita!

Mister Pirro schiera la squadra con l’ormai noto 4-3-3 che richiede solidita’ difensiva e ampio uso delle fascie. In porta Vincenzo D’abramo, l’highlander dei portieri. Difesa a 4 con Luca Pirro (figlio d’arte) e Sandro Rossi (classe 1998) sulle fascie e Michele Simonetti e Federico Ribet centrali. Quest’ultimo viene schierato a sorpresa nel vecchio ruolo, sospettiamo per la mancanza di centrali in grado di dare fiducia al mister.

Centrocampo a 3 con due esterni muscolari come Henri Thunberg, nuovo acquisto, tanta sostanza, prevediamo si rivelera’ fondamentale nella stagione, Patrick Zarabi, altro nuovo acquisto e gia’ in evidenza nel succoso precampionato. In mezzo, a dettare i tempi della squadra, Calle Nardini, rieletto capitano e motivato di esserlo. Da un grande potere deriva una grande responsabilita’.

Attacco con la punta Anton Picano centrale e i supersonics Mathias Percipalle e Jonas Floria ai lati.

A disposizione Janosch Hauser, Julio Ferreira, Andrea Dossena, Mino Iacobellis e Alessandro Biolchi. Questi ultimi, chiaramente bocciati e non ritenuti affidabili per i 90 minuti, sono anche stati preservati per la fondamentale sfida della squadra Korpen di domenica sera.

Pubblico e giornalisti non fanno a meno di notare l’assenza in blocco dello Styrelse, rappresentato solamente dal vicepresidente Sacco che siede in panchina e spiega la vita ai calciatori che ascoltano affascinati. Si vocifera che gli altri direttori stiano visitando nazioni di provata cultura e forza economica per allacciare importanti relazioni commerciali e diplomatiche. Da segnalare comunque che il presidentissimo Cocuzza e’ in costante contatto telefonico con i suoi emissari allo stadio, i quali raccontano le gesta dei suoi gioielli con proverbiale dettaglio. Si narra che all’annuncio della formazione titolare, abbia commentato con una battuta al vetriolo l’assenza del suo giocatore preferito.

Ma non dilunghiamoci troppo, la partita e’ chiaramente presa in mano dagli Azzurri, sospinti dalla carica dei 75mila, che giocano un buon calcio dimostrando saggezza difensiva e buon uso delle fascie con Mathias che coglie il palo in almeno 3 occasioni su ripartenze fulminee e Federico che su un incursione colpisce la traversa di testa su calcio d’angolo. Gli avversari sono chiusi a testuggine e non concedono molti spazi e anzi sono abilissimi nelle ripartenze che in un paio di occasioni potrebbero fruttare un immeritato vantaggio. In un occasione in particolare un magistrale D’abramo esce in anticipo di piede, non la sua specialita’, ed evita un facile gol ai SUS.

Il primo tempo si chiude sullo 0-0. Da segnalare un’invasione di campo di una donna in abiti succinti che non si rende conto che c’e’ una partita in corso e una rapida sostituzione di Anton Picano che sfascia uno scarpino. Pesanti azioni legali contro una nota azienda sportiva americana sono gia’ in discussione nell’entourage del calciatore di origine siciliana.

A fine primo tempo lo stadio festante e i giocatori in panchina omaggiano Sacco, che ricambia compiaciuto che come di sua abitudine lascia lo stadio alla fine del primo tempo per impegni pressanti.

Nel secondo tempo si cambia modulo, mister Pirro passa al 4-4-2 inserendo Biolchi al posto di Luca Pirro sulla fascia destra e Hauser al posto di Percipalle su quella sinistra.

Gli Azzurri partono con la carica giusta e dopo qualche minuto trovano il gol del meritato quanto sudato vantaggio con Picano, bravo a sorprendere il portiere con un tiro di controbalzo dal limite dell’area che si va ad insaccare dopo aver toccato il palo alla destra dell’estremo difensore. Zlatan è avvisato. Sarà lotta a viso aperto per chi parteciperà ai mondiali in Russia tra pochi mesi.

Dopo il vantaggio la squadra da grande spazio al calcio d’accademia sfruttando la velocità di Zarabi a sinistra e Floria a destra. L’occasione del raddoppio passa proprio sui piedi di Zarabi il quale, dopo una partita di grande sacrificio, non riesce ad essere lucido per mettere in rete la palla del 2-0 da pochi passi.

Gli ultimi 15 minuti vedono SUS provare il tutto per tutto con lanci lunghi portando in avanti 6-7 giocatori. Gli Azzurri però, dimostrando una buona crescita dal punto di vista mentale, rimangono sempre uniti mantenendo la freddezza che serve per mettere in ghiaccio partite come queste. Un palo e un pò di esperienza difensiva sigillano il punteggio regalando i 3 punti agli Azzurri

Al fischio finale la sensazione e’ bella, un primo passo verso la rinascita della squadra.

Una vittoria che evidenzia il cambio di stile nel gestire le difficola’, una compattezza negli intenti, e l’orgoglio di far parte di qualcosa di unico. Si compiace lo Styrelse tutto che vede i frutti del proprio lavoro e gli stessi giocatori, che hanno sposato una linea gestionale in rotta col passato.

Infine, non dimentichiamo mai di evidenziare il solito tifo assordante dei devoti 75.000, il 12esimo uomo in campo, e forse anche di piu’.

Il cielo e’ piu’ azzurro sopra Stadshagen.

A.C. AZZURRI vs SUS

RETI: Picano 54′

A.C. AZZURRI (4-3-3)
D’Abramo, Pirro L., Ribet, Simonetti, Rossi M., Nardini (cap), Thunberg, Zarabi, Floria, Percipalle, Picano
A disposizione: Biolchi, Dossena, Iacobellis, Hauser, Ferreira
Allenatore: Oreste Pirro