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AC Azzurri Korpen – Stockholms Universitets Fotbollsförening

AC Azzurri Korpen 3 - 0 Stockholms Universitets Fotbollsförening
12 Ott 2018 - 20:15Stadshagens IP

L’ora del destino è scoccata: gli Azzurri sono ELIT

Con una prestazione straripante, gli Azzurri di mister Dossena si aggiudicano il “Friday night” contro la compagine degli Stockholm Universtitet per 3-0 e spiccano il volo verso l’eccellenza e il massimo livello del Korpen scandinavo: l’agognata divisione ELIT!!!

Una partita che rimarrà impressa nell’immaginario collettivo e degli amanti del giuoco del calcio per la determinazione e la ferocia messi in campo, ancora una volta, dall’11 guidato in panchina dal Cholo di Inveruno, mister Andrea Dossena.

Vittoria arrivata al termine di una stagione emozionante, con numerosi picchi e pochi momenti di scoramento. Una squadra che, nel momento del bisogno, ha tirato fuori gli artigli e acciuffato il tanto agognato traguardo. Un momento, forse, ha fatto da spartiacque alla scintillante stagione 2018: gli ultimi 10 minuti dello scontro diretto contro i Polish Eagles, con gli Azzurri in grado di ribaltare lo 0-2 con tre reti di pregevole fattura. Il preludio alla cavalcata finale, che non è stato nemmeno scalfita dal deludente, quanto frustrante, 1-1 immeritato contro la compagine Albion. Da lì in poi, i due 3-0 che hanno sancito il secondo posto finale, dapprima nello scontro diretto contro gli Ulven, degni avversari che hanno chiuso la stagione ad un solo punto di distanza in classifica, e poi contro gli Stockholm Universtitet, squadra quest’ultima in lotta per non retrocedere, ma rinforzata con giovani elementi trasferitisi a Stoccolma per il nuovo semestre di studi e capace di battere la capolista Årsta IF con un roboante 7-0. Tutto ciò non ha tuttavia scalfito le certezze e la voglia di ELIT degli Azzurri.

Partita spostata a venerdì sera per motivi di ordine pubblico, disputata nel catino infernale di Stadshagen, campo storicamente amico degli Azzurri. Cornice di pubblico degna del Superclasico argentino, Boca Juniors – River Plate. Trombette, coreografie da brividi e vuvuzela contribuiscono ad incendiare l’aria e caricare ancor di più la squadra di casa.   

In campo con la proverbiale maglia rossa da garra charrua, gli Azzurri scendono in campo con i seguenti 11: ritorno tra i pali di Vincenzo “Gillet” D’Abramo, difeso da Michele “Masiello” Simonetti e Henri Thurnberg centrali. Ai lati, Julio Pinedo Pezo sulla destra e Joachim Carinci a sinistra. A centrocampo, solito rombo con Alessandro Conforti a far legna dinanzi alla difesa, Stefano Amato e José come mezz’ali. Tridente ridisegnato dal Cholo di Inveruno e modellato in stile Bayern Monaco, con Patrick Zarabi a sinistra e Ante Mahdessian a destra in versione Robben – Ribery, con De Lisa centravanti a far da boa e prendere calcioni. In panchina, scalpitanti e pronti a subentrare, Max Sacco, Mino Iacobellis e Alessandro Carinci. Primo brivido negli spogliatoi quando, a sorpresa, Mr Dossena consegna la fascia di capitano a De Lisa il quale, commosso, carica la squadra a mille, invocando la difesa del Piave e la battaglia di Vittorio Veneto per toccare le corde dei calciatori Azzurri.

Gli Azzurri partono a razzo e cominciano a macinare gioco e occasioni. Il vantaggio si concretizza dopo pochi minuti. Punizione dal limite concessa agli Azzurri, pennellata di Amato con il suo magico sinistro che si stampa sulla traversa, l’accorrrente Simonetti ribadisce di testa e mette dentro il più facile dei tap in. Gli avversari non si vedono quasi mai e non creano occasioni, se non uno sterile giro palla. Gli Azzurri, invece, portano il pressing a tutto campo e riconquistano il pallone a centrocampo innumerevoli volte.

Secondo tempo che si apre sulla falsariga del primo e stesso spartito. E il meritato raddoppio non tarda ad arrivare, con un’azione rapidissima di Zarabi sulla destra che innesca l’accorrente De Lisa. Palla in mezzo a rimorchio di prima intenzione per Ante il quale, di destro, non il suo piede preferito, trafigge il portiere avversario.

Gli Azzurri continuano a premere e non abbassano la guardia. E così, il 3-0 non tarda ad arrivare sugli sviluppi di un calcio d’angolo, con un pregevole colpo di addome di Zarabi in stile Pippo Inzaghi. Goal all’apparenza fortunoso ma in realtà frutto di allenamenti mirati.

Da lí in poi, è pura accademia, con gli Azzurri che sprecano qualche occasione per arrotondare ulteriormente il punteggio e portano a casa il secondo 3-0 consecutivo, che proietta la squadra nel firmamento delle leggende. Al fischio finale, tripudio in campo e sugli spalti, con traffico in tilt a Stoccolma per via dei caroselli e del proverbiale bagno dei tifosi nella fontana di Sergel Torg.  

Un successo costruito dall’allenatore, Mr Dossena, non certo rinomato per i modi garbati, in grado di cambiar faccia agli Azzurri diverse volte nel corso della stagione. Il connubio società – guida tecnica, supportata da uno zoccolo duro di giocatori “evergreen” quali Sacco, De Lisa, Iacobellis, Conforti, Amato, solo per citarne alcuni, hanno contribuito al resto, assieme agli innesti graduali di nuovi calciatori su di una base collaudata.

Tutti nomi, a partire dallo styrelse, che da oggi avranno spazio nella hall of fame del calcio mondiale. Una nuova stella è nel cielo, e questo cielo è tinto di Azzurro!

Forza Azzurri, forza Italia!