Mr. Biolchi cala subito il poker!
Prima partita del girone di ritorno per gli Azzurri contro i Solberga per un match che ha il sapore della rivalsa dopo l’amara sconfitta subita al termine del girone di andata. Girone di ritorno che si apre con una novità non da poco, rappresentata dal cambio in panchina Mr. Biolchi (messo sotto contratto dopo un formidabile blitz notturno di parte dello styrelse) al posto di Oreste Pirro, passato in divisione 6. Dinanzi ad un pubblico numeroso con ben 4 cheerleaders e 2 alcoolizzati, i flash dei fotografi sono tutti per il nuovo mister, che si presenta sulla panchina della corazzata Azzurri dopo le aspre polemiche e i dibattiti estivi scaturiti in seguito alla sua promozione. Finito il tempo dei proclami da parte dello Zeman della Val d’Arda (soprattutto nei risultati con un preoccupante zero alla casella vittorie), la parola passa al giudice inappellabile: il campo!
Nonostante l’assenza di alcune colonne portanti degli Azzurri Riserve quali il neo papà Arturo Vidal e il Patrick Shick degli Azzurri, Stelio Kröger, il Vate di Fiorenzuola, contrariamente alla sua fama di allenatore offensivista, allestisce una formazione attenta basata su di un solido 4-5-1, con il rientro tra i pali a tempo di record del capitano D’Abramo, che ha avuto il via libera dal professor Mariani e dalla madre solo nella giornata di sabato dopo un consulto a villa Stuart. In difesa, Max Sacco a stantuffare su e giù sulla corsia di destra, con i sempreverdi Mino ”La Joya” Iacobellis e Didri a fare da linea Maginot centrale alle sortite offensive dei Solberga. A sinistra, la forza e la corsa di Jonas Schenkel, per la prima volta con la formazione riserve. A centrocampo, Alexander Uvhagen a proteggere i centrali di difesa e a supporto del Maradona del Grande Raccordo Anulare, il Massimo Palanca degli Azzurri, Stefano Amato e di Pedro ”Joga Bonito” Neves. Ai lati, Deler ”il cobra” Inzaghi sulla destra, con il suo immancabile cappellino nonostante la bella serata estiva, e Alberico De Lisa ad occupare la cosiddetta zona Solinas. Peso dell’attacco interamente sulle possenti spalle e sulla forza fisica di Andrea Dossena, che ha superato i 50 kg per la prima volta dal 2007, dopo la sua parentesi estiva in Italia a base di pasta.
Pronti e via, e fioccano le occasioni per gli Azzurri che partono con il piede sull’acceleratore. Dopo un paio di buone azioni culminate con un nulla di fatto, gli Azzurri si sbloccano dopo pochi minuti dal fischio d’inizio con un tiro da fuori area senza pretese di Alexander Uvhagen, la cui traiettoria velenosa coglie impreparato il portiere avversario e si infila in fondo al sacco. Gli Azzurri controllano agevolmente e Mr. Biolchi comincia a dar prova delle sue indubbie capacità tattiche scatenandosi con i cambi anche in vista degli impegni infrasettimanali. Dalla panchina subentrano forze fresche con Camilo “Fast and Furious” Emperiale e Anton Picano in versione rifinitore. La mano dello Special One emiliano si vede e gli Azzurri si portano così sul 2-0 ad inizio ripresa con Jonas, pronto a sfruttare gli sviluppi di una punizione sulla 3/4 pennellata in area da Amato. Gli Azzurri controllano il risultato fino a quando, improvvisamente, Mino si improvvisa Chiellini di giornata e atterra un avversario voltato di spalle in area di rigore. L’arbitro non ha esitazioni e, supportato dalla VAR, fischia il calcio di rigore: tiro imprendibile per capitan D’Abramo e 2-1. Gli Azzurri, tuttavia non si scompongono e, dopo un paio di occasioni mancate a seguito di contropiedi fulminanti, si portano sul 3-1 con un goal di rapina del solito Dossena, che spazza via il portiere avversario con la sua stazza e lo irride con una piroetta su sè stesso, per poi depositare agevolmente in rete. Ancora pochi minuti e gli Azzurri chiudono definitivamente la contesa con un goal di rapina del cobra Deler. 4-1 e tutti a casa.
Il finale è pura accademia con la squadra che tesse ottime trame di gioco e che si esibisce in un tiki taka mai visto prima dalle parti di Stadshagen. Triplice fischio ed entusiasmo alle stelle in campo e sugli spalti: la scommessa della dirigenza su Mr. Biolchi è, finora, vinta.
Il Real Madrid è già avvisato: il predominio continentale sta volgendo al termine!
Il cielo è Azzurro sopra Stadshagen