Prima uscita stagionale per gli Azzurri della triade Pirro / Lucca / Dossena, neopromossi in divisione 6.
Nella bella cornice di Tantolunden BP, una struttura avvenieristica dotata di ogni confort tra cui acqua corrente e luce alimentata a dinamo, gli Azzurri sfidano la selezione Juniores del Reimersholme.
Dopo una riunione tecnica al cardiopalma tenutasi pochi minuti prima del fischio di inizio, la triade tecnica scioglie i dubbi e manda in campo il seguente 11 con un 4-3-3 di Zemaniana memoria, che si preannuncia come il leit motiv tattico della stagione 2019. In porta, il rientrante Karim Zaino, il quale dovrà non far rimpiangere uno dei totem Azzurri, Vincenzo D’Abramo detto ”the wall”, che ha dato l’addio al calcio giocato nel corso dell’autunno. In difesa, a causa dell’assenza dei titolari, Michele Simonetti e Angelo Angelillo centrali, con Alessandro Biolchi a destra ”alla Cancelo”, e dunque esonerato da compiti difensivi, e il Frecciarossa del Peloponneso, Mike. A centrocampo, Ribet in cabina di regia in versione Pirlo, con ai lati il neo acquisto Michele Azzolini e lo sgusciante Erik Cannone. In attacco, Patrik Zarabi e Mattias Percipalle come frecce laterali e Anton Picano, il bomber siciliano, a fungere da boa. In panchina si accomodano Morten Johansson, Janosh Hauser, il Maradona di Filottrano Lorenzo Ilari e Alberico De Lisa, a rappresntare lo styrelse in campo, e dunque ribattezzato il Saadi Gheddafi degli Azzurri.
Gli Azzurri prendono da subito il comando delle operazioni di gioco e, nonostante le gambe imballate a causa dei carichi di lavoro di preparazione dettati dal feroce staff atletico capitanato da Ann-Charlotte Lyman e finalizzati a preparare la squadra in caso di guerra di logoramento con la Russia, creano diverse occasioni ma peccano di precisione sotto porta.
Tra i due tempi, la triade Azzurra effettua i primi cambi e scioglie la matassa tattica che teneva imrbigliata la squadra nella prima frazione. La mossa che spariglia il mazzo è l’inserimento di Janosh come falso nueve e, dopo pochi minuti, il bomber tedesco gonfia la rete con un goal di astuzia che ricorda una delle tante prodezze firmate da Gerd Muller.
Gli Azzurri non chiudono il match e vengono puniti alla prima distrazione; da una palla persa in ripartenza al limite dell’area di rigore Azzurra scaturisce l’azione del Reimhersholme. Ilari entra con foga e amputa un arto inferiore del malcapitato avversario, seppur dopo aver toccato la palla. Dal dischetto gli avversari non sbagliano e risultato sull’1-1. L’immeritato pareggio non demoralizza la compagine di Mr Pirro che, dopo l’ennesima sfuriata offensiva, trova il vantaggio con Zarabi. 2-1 e partita in ghiaccio. Gli ultimi minuti sono di pura accademia, con il pubblico che addirituttra accenna a qualche olè in segno di apprezzamento del tiki taka Azzurro.
Stagione che parte, dunque, sotto i migliori auspice e Azzurri che saranno di nuovo chiamati a cimentarsi con avversari di caratura più elevata nel prossimo week end. Gli Azzurri sfideranno, infatti, gli Stockholm Universitet per testare il grado di apprendimento dei nuovi schemi e la condizione atletica dei giocatori.
Chi ben comincia è a metà dell’opera!
A.C. AZZURRI – Reymersholmen 2-1
RETI: 50′ Hauser, 87′ Zarabi
A.C. AZZURRI (4-3-3)
Zaino, Biolchi, Simonetti, Angelillo, Ntena, Cannone, Ribet, Azzolini, Percipalle, Zarabi, Picano
A disposizione: De Lisa, Ilari, Johansson, Hauser.
Allenatore: Oreste Pirro