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Långholmen FC – AC Azzurri Korpen

Långholmen FC 3 - 4 AC Azzurri Korpen
19 Mag 2019 - 15:15Liseberg BP

Azzurri – Långholmen 4-3: un’altra pagina di storia scritta dagli Azzurri Korpen

Anticipo pomeridiano per gli Azzurri nella consueta cornice di Liseberg BP, sotto una fitta pioggia e un cielo plumbeo che non lasciano presagire nulla di buono. Terza giornata di campionato per gli Azzurri korpen Elit, alla ricerca dei primi punti del 2019, dopo le prime due uscite a vuoto stagionali nelle quali gli Azzurri hanno raccolto altrettante sconfitte. Mister Angelillo è già sulla graticola e si gioca un buon pezzo di permanenza sulla tanto agognata, quanto scomoda, panchina degli Azzurri Korpen.

Azzurri decimati causa squalifiche ed infortuni, e che si presentano a ranghi ridotti con alcuni rinforzi, rivelatisi determinanti, dalla divisione 6.

Poche scelte, dunque, per Mister Angelillo, il cui istinto di sopravvivenza suggerisce un cauto 4-4-2 con Karim Zaino tra i pali. Difesa con l’arcigno Simonetti e lo stesso Angelillo centrali, quest’ultimo in versione player – manager in stile Premier League. Laterali, Joachim Carinci sulla sinistra e Morten Johansson sulla destra. Linea di centrocampo composta da Lorenzo Ilari e il Massimo Palanca di piazza Navona, al secolo Stefano Amato, come centrali. Sui lati, le frecce tricolori, Saro Mahdessian sulla destra e Alberico De Lisa sulla sinistra. In avanti, la coppia Dossena – Picano, 120kg in due non equamente distribuiti, un mix esplosivo di potenza, tecnica e classe. In panchina, Ante Mahdessian e l’acciaccato Franco Cullurà, che si prenderà la responsabilità di gestire i cambi e dirigere la squadra da bordo campo.

Gli Azzurri affrontano il Långholmen, a punteggio pieno dopo 2 giornate, in uno dei tanti classici di Stoccolma. Gli ospiti, con la consueta casacca a strisce bianconere, sono determinati a proseguire il loro percorso e a consolidare il primato in classifica.

Gli Azzurri non hanno alcun timore reverenziale e partono attaccando a testa bassa con buone trame di gioco e possesso palla prolungato che tramortisce gli avversari. Tuttavia, alla prima occasione il Långholmen passa a seguito di un rapido contropiede che coglie la difesa Azzurra impreparata. Gli Azzurri non demordono e continuano a tenere in mano il pallino del gioco ma ancora una volta, e in maniera immeritata, subiscono la seconda rete dalla formazione capolista. Svarione di un centrale di difesa, il cui attaccamento alla causa del mister Angelillo è lecito definire dubbio, e attaccante avversario che infila comodamente in rete dopo aver trafitto l’incolpevole Karim Zaino in uscita disperata. Nonostante il doppio svantaggio, gli Azzurri creano subito occasioni per dimezzare il conto ma il portiere avversario si oppone e fa si che la prima frazione si chiuda sul 2-0.

Mister Angelillo compatta i ranghi degli Azzurri e, con un’arringa alla squadra destinata ad entrare nell’olimpo dei discorsi motivazionali, tocca le corde giuste negli animi dei suoi calciatori.

E i risultati non tardano ad arrivare, con Dossena che subito dimezza lo svantaggio con una zampata da rapace all’interno dell’area di rigore. Gli Azzurri continuano a spingere ma, proprio nel loro momento migliore, subiscono la rete del 3-1 a seguito di una ripartenza avversaria. Il goal lascia il segno e gli Azzurri rischiano il tracollo; tuttavia, Zaino si rivela provvidenziale e chiude la saracinesca due volte con altrettanti interventi fenomenali. E le parate di Zaino si rivelano decisive. A 15 minuti dalla fine, gli Azzurri sono sotto per 3-1 quando trovano il goal insperato del 3-2. Angolo dalla destra di Ilari che vede De Lisa libero al vertice destro dell’area di rigore: staffilata di prima ad incrociare del campione di Avellino che si infila sotto al sette al lato opposto, dopo aver battuto sul lato interno del palo. Goal da cineteca, che ricorda quello di Shevchenko in un Milan – Juventus nel lontano Dicembre 2001, e che si candida come goal dell’anno. Il goal di De Lisa scuote gli Azzurri che si riversano in avanti per riacciuffare il risultato. E il pareggio non tarda ad arrivare. Dopo un’azione tambureggiante sulla sinistra, il subentrato Ante Mahdessian innesca Picano con un preciso cross. Picano, con un elegante stop di petto, supera di slancio due avversari e, con un dribbling fulminate, supera il portiere in uscita e segna a porta vuota. Avversari ammutoliti e 3-3!!!! Ma le emozioni non finiscono e gli Azzurri credono nella vittoria. Gli attacchi degli Azzurri continuano e, ad un giro di lancette dal termine del match, Saro Mahdessian, autore di una prova maiuscola, si lancia nell’ennesima sgroppata sulla fascia destra, supera l’avversario e mette una palla velenosa in centro. Mucchio selvaggio, col portiere che smanaccia alla men peggio per anticipare Picano. La palla finisce tuttavia tra i piedi di Amato, il quale infila con un preciso sinistro tra una selva di gambe avversarie. Il boato del pubblico è assordante e la torcida Azzurra rischia di tracimare sul terreno di gioco. Pochi secondi e l’arbitro decreta la fine delle ostilità: 4-3 finale e primi 3 punti nella divisione Elit!  

Ancora una volta, dunque, gli Azzurri Korpen salgono sulle montagne russe e offrono uno spettacolo mozzafiato al pubblico pagante. Una squadra, quella Azzurra, decisamente non per deboli di cuore, ma con gli attributi e con il merito di non mollare mai.

Il traballante mister Angelillo viene stavolta salvato dalla vecchia guardia ed esce dal campo accompagnato da una standing ovation. Lo styrelse, nella persona del presidente Cocuzza, assiste gaudente dalla tribuna autorità alle scene di giubilo sul terreno di giuoco.

Gli Azzurri hanno cominciato a sognare e difficilmente vorranno smettere.

Il cielo, ancora una volta, si tinge di Azzurro sopra Stoccolma!!