Siamo una squadra italiana con colori italiani e con un nome italiano e molti di noi sono italiani: o meglio alcuni di noi sono nati in Italia, altri hanno parenti italiani. Qualcuno di noi invece in italia non ci è mai stato. Ma ne ha sentito parlare o meglio sente quello che viene detto nello spogliatoio.
Nel nostro spogliatoio c’è sempre un gran casino: pugliesi, piacentini, torinesi, romani. Pensate come ride un nostro compagno di squadra armeno, trasferitosi in Svezia, quando sente parlare in quel modo.
Per non parlare dell’allenatore, parla tre lingue, si fa capire, ma che fatica…Il problema che ora che spiega a tutti cosa devono fare, in tre lingue, gli avversari hanno gia’ fatto gol.
Ma ridiamo, beh quello è internazionale, non serve tradurlo. Se vedi uno ridere non prendi il dizionario. Sai fin da subito che è felice.
Nella vita come nel calcio non vinci se sei bianco o nero ma vinci se fai gol. O meglio l’anno scorso siamo stati promossi in sesta divisione perchè le abbiamo vinte quasi tutte… Non perchè eravamo biondi o mori.
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